I Produttori
“Il vino è la più attraente e la più affascinante delle bevande”.
Renato Ratti (1934-1988)

le AZIENDE SELEZIONATE
Non uno… ma 217 consigli
Nuove ammissioni e verifiche delle aziende già inserite nel nostro gruppo: un panorama ampio e qualificato, fatto di cantine a conduzione familiare e grandi aziende accomunate da una filosofia di produzione attenta e accurata che ha ottenuto l’idoneità dalla nostra Commissione Tecnica di Degustazione “A. Cordero”.
I Nostri Produttori
GHISOLFI Attilio
Biography
Dalla strada che da Castiglione Falletto sale a Monforte, immersa nei vigneti della Bussia, una delle sottozone più vocate del comprensorio del Barolo, si trova l’azienda Attilio Ghisolfi. A guidarla dal 1988 è Gianmarco che a partire da questa data incominciò ad imbottigliare i vini che in realtà l’azienda produceva già da tre generazioni ma che fino ad allora erano sempre stati venduti sfusi. Su una superficie di circa 7 ettari di vigneti si coltivano quelle che sono le classiche varietà dell’albese (Nebbiolo, Barbera, Freisa) più una varietà del tutto inconsueta per questo territorio: il Pinot Nero. L’etichetta di maggior prestigio è il Barolo Bricco Visette che però dall’annata 2000 e solo nelle migliori annate è stata affiancata dal Barolo Riserva Fantini, fiore all’occhiello della cantina. Di rango inferiore ma non per questo meno importanti vengono poi prodotti:
Barbera d’Alba Vigna Lisi, Barbera d’Alba Maggiora, Langhe Alta Bussia, Langhe Pinay e Langhe Nebbiolo. Consapevoli che per fare un grande vino non basta un bravo enologo ma sono fondamentali la terra, la vigna e le tradizioni che ci sono state tramandate, la nostra famiglia dedica grande attenzione al vigneto e al suo giusto equilibrio seguendone direttamente tutte le lavorazioni dalla potatura alla vendemmia. Con l’obiettivo di ottenere una produzione quanto più possibile eco-compatibile si effettuano gli opportuni trattamenti al vigneto con prodotti a base di rame e di zolfo i quali hanno un minore impatto ambientale. Al fine di mantenere la normale flora batterica del terreno le concimazioni si effettuano esclusivamente con concimi di origine organica e il controllo delle erbe infestanti viene eseguito esclusivamente con mezzi meccanici e senza l’utilizzo di diserbi chimici.
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Lying along the road that winds its way up from Castiglione Falletto to Monforte, the Attilio Ghisolfi winery is surrounded by the vineyards of Bussia, one of the finest crus in the Barolo wine-growing area. The company has been run by Gianmarco since 1988, when he began bottling the wines that had been produced on the farm for three generations and had always been sold previously in bulk. The traditional local varieties (Nebbiolo, Barbera, Freisa) are grown on around 7 hectares (17 acres) of vineyards, alongside another which is quite unusual for this area: Pinot Noir. The most prestigious label is Barolo Bricco Visette, though since the 2000 vintage it has been joined – in the very best years only – by the winery’s real showpiece, Barolo Riserva Fantini. Of lesser standing, though no less important, are the estate’s other wines:
Barbera d’Alba Vigna Lisi, Barbera d’Alba Maggiora, Langhe Alta Bussia, Langhe Pinay e Langhe Nebbiolo. Our family knows that making a great wine takes more than just having a good winemaker: of fundamental importance are the land, the vineyard and the traditions handed down over time, which is why we dedicates so much attention to the vineyard and to maintaining the right equilibrium, following all the tending of the vines directly, from pruning through to the harvest. With the aim of obtaining a production which is as eco-compatible as possible, the appropriate treatments are carried out in the vineyard using copper and sulphate-based products which have less environmental impact. In order to maintain the normal bacterial flora in the soil, only manures of organic origin are used, and weeds are kept under control by mechanical means, without the use of chemical weed-killers.
Loc. Bussia, 27 MONFORTE D’ALBA 12065 (CN)
un assaggio poetico
Il Barolo
di Marisa Ferrero e Mario Sandri
che ringraziamo per aver autorizzato la pubblicazione
Fu Noè a scoprire il vino, così dice la tradizione
ci sono le prove che la Bibbia aveva ragione
dove approdò l’arca dopo il diluvio universale
il patriarca si prese una sbornia colossale.
Il Barolo è tra i migliori vini italiani
aiuta gli ammalati e fa bene ai sani
a crearlo furono i Marchesi Falletti nell’Ottocento
la sua fama nel mondo si divulgò in ogni momento
Anche Cavour politico e statista
dell’Unità d’Italia fu artefice ed artista
da sindaco di Grinzane favorì lo sviluppo del Nebbiolo
e apprezzò il profumo e il gusto del vino Barolo
Il Re dei Vini, il vino dei Re è da tutti definito
anche Re Carlo Alberto ne fu così colpito
che la Marchesa da Barolo fece partire botti di vino
su una lunga fila di carri che entravano in Torino
Il Barolo giunse fino alla casa reale
Carlo Alberto disse: questo vino realmente vale
su colline fertili e terreno ubertoso
si coltiva il Nebbiolo, vitigno prezioso.
Questo vino nel calice brilla come un rubino.
Si presenta maestoso ed il suo spirito Divino
a tutti i palati è davvero gradevole
ha avuto il nome da un paese incantevole.
17 marzo 2011, 150° Anniversario dell’Unità d’Italia
