I Produttori
“Il vino è la più attraente e la più affascinante delle bevande”.
Renato Ratti (1934-1988)

le AZIENDE SELEZIONATE
Non uno… ma 217 consigli
Nuove ammissioni e verifiche delle aziende già inserite nel nostro gruppo: un panorama ampio e qualificato, fatto di cantine a conduzione familiare e grandi aziende accomunate da una filosofia di produzione attenta e accurata che ha ottenuto l’idoneità dalla nostra Commissione Tecnica di Degustazione “A. Cordero”.
I Nostri Produttori
CASCINA DEL MONASTERO
Biography
La storia della Cascina del Monastero quando Alessio Grasso, vinificatore a Treiso, diventò proprietario della Cascina Luciani e delle vigne che la circondavano.Si trattava della fattoria situata in frazione Annunziata di La Morra, appartenuta al convento dei benedettini di Mercenasco, per 300 anni condotta dai monaci di San Pietro di Savigliano. Dai tempi di Alessio Grasso ad oggi la cascina ha subito ampliamenti e migliorie, che non ne hanno modificato lo spirito ma hanno consentito di adattare la struttura alle esigenze di un azienda agricola all’ avanguardia nella produzione di vini pregiati. Il capostipite Alessio Grasso ha trovato un degno erede nel nipote Giuseppe che oggi conduce l’ azienda insieme alla moglie Velda, in attesa di cedere un giorno il timone ai piccoli Loris e Giada gli ultimi discendenti di una famiglia votata alla terra di Langa. Nel corso degli anni Giuseppe, con grande fatica e tanto lavoro, ha ampliato l’antica fattoria, dotandola di una nuova cantina nella quale fanno bella mostra macchinari all’avanguardia destinati alla vinificazione. Visitando la cantina si scopre però come questa ricerca delle nuove tecnologie non abbia portato Giuseppe a dimenticare le fatiche fatte dai padri. In un angolo infatti, un piccolo museo dedicato agli atrezzi utilizzati nel passato per lavorare la terra ricorda al visitatore quanto sia stato duro, nel tempo, rendere le vigne fonti di quel prezioso nettare, il vino, apprezzato in tutto il mondo.Oggi la Cascina del Monastero è anche agriturismo, del quale si occupa Velda, la moglie di Giuseppe Grasso.
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The story of “Cascina del Monastero” began in 1926 when Alessio Grasso, a wine producer from Treiso, became the owner of Cascina Luciani and the vineyards surrounding the farmhouse. Located in an outlying district of the village of La Morra called Annunziata, the farm had belonged to the Benedictine convent of Mercenasco, and been run for 300 years by monks from St. Peter’s monastery in Savigliano. Since the days of Alessio Grasso,without changing its original spirit the winery has been improved and extended, adapting the facilities to the demands of an agricultural enterprise at the forefront of fine wine production. A worthy heir to the founder has been found in Alessio’s grandson Giuseppe, who runs the business today with his wife Velda, and they are ready one day to pass the helm on to their children Loris and Giada, the latest in the line of a family devoted to the hills of the Langa. Over the years Giuseppe has worked hard to expand the old farm, equipping it with a new winery fitted out with the latest in winemaking machinery. On visiting the cellar though, it soon becomes apparent that Giuseppe has not forgotten the hardships his ancestors had to endure in this pursuit of new technology. In fact a corner is given over to a small museum displaying equipment used in the past to work the land, reminding visitors of how hard it was in those days to get the vines to yield up the precious nectar which is now appreciated throughout the world.
Cascina Luciani, 112/A – Fraz. Annunziata LA MORRA 12064 (CN)
un assaggio poetico
Il Barolo
di Marisa Ferrero e Mario Sandri
che ringraziamo per aver autorizzato la pubblicazione
Fu Noè a scoprire il vino, così dice la tradizione
ci sono le prove che la Bibbia aveva ragione
dove approdò l’arca dopo il diluvio universale
il patriarca si prese una sbornia colossale.
Il Barolo è tra i migliori vini italiani
aiuta gli ammalati e fa bene ai sani
a crearlo furono i Marchesi Falletti nell’Ottocento
la sua fama nel mondo si divulgò in ogni momento
Anche Cavour politico e statista
dell’Unità d’Italia fu artefice ed artista
da sindaco di Grinzane favorì lo sviluppo del Nebbiolo
e apprezzò il profumo e il gusto del vino Barolo
Il Re dei Vini, il vino dei Re è da tutti definito
anche Re Carlo Alberto ne fu così colpito
che la Marchesa da Barolo fece partire botti di vino
su una lunga fila di carri che entravano in Torino
Il Barolo giunse fino alla casa reale
Carlo Alberto disse: questo vino realmente vale
su colline fertili e terreno ubertoso
si coltiva il Nebbiolo, vitigno prezioso.
Questo vino nel calice brilla come un rubino.
Si presenta maestoso ed il suo spirito Divino
a tutti i palati è davvero gradevole
ha avuto il nome da un paese incantevole.
17 marzo 2011, 150° Anniversario dell’Unità d’Italia