I Produttori
“Il vino è la più attraente e la più affascinante delle bevande”.
Renato Ratti (1934-1988)

le AZIENDE SELEZIONATE
Non uno… ma 217 consigli
Nuove ammissioni e verifiche delle aziende già inserite nel nostro gruppo: un panorama ampio e qualificato, fatto di cantine a conduzione familiare e grandi aziende accomunate da una filosofia di produzione attenta e accurata che ha ottenuto l’idoneità dalla nostra Commissione Tecnica di Degustazione “A. Cordero”.
I Nostri Produttori
LE GINESTRE Az. Agr.
Biography
Nel XVIII secolo, durante il Regno di Emanuele II, la gran parte dei terreni intorno al Castello di Grinzane erano di proprietà del Conte Camillo Benso di Cavour, artefice dell’Unità d’Italia e Sindaco del nostro Comune per 17 anni. Quando la proprietà fu venduta, i terreni furono acquistati da alcuni contadini locali fra i quali c’erano anche i nostri avi. Nel 1980, Franco Audasso, entrato in possesso di questa piccola proprietà, iniziò a vinificare ed a commercializzare il prodotto finito con la collaborazione della moglie Giulia Vacchetti. Oggi fa parte dell’azienda anche i figlio Gian Luca. La proprietà iniziale, nel corso degli anni, è stata ampliata con l’acquisto di altri vigneti, che sono stati rinnovati, in parte, con nuovi impianti, scegliendo i cloni che meglio si adattavano alla natura del terreno. Franco si occupa della conduzione dei vigneti; Gian Luca si occupa della conduzione della cantina; Giulia si occupa della parte commerciale. I “sori” delle Ginestre si affacciano ancora oggi, tra le storiche cascine appartenute alla famiglia Benso e lungo questo crinale da sempre si è snodata la strada che collegava il fondovalle della Langa del Barolo, su tra i prestigiosi vigneti, fino alla collina di Diano. La piccola borgata delle Ginestre era già presente sulle mappe catastali del 1700, da sempre abitata da quei viticoltori che hanno tramandato passione e forza a scendere nella vigna per lavorarla con la stessa manualità che ancora oggi è propria. L’amore che ci lega a questa terra così esigente di fatica ed impegno quotidiani, ma anche generosa nella grandezza dei suoi vini, ci spinge a migliorarci continuamente. Coltivare la vite, nello scorrere delle stagioni e poi seguirne la trasformazione dei suoi tesori durante tutta la fase della vinificazione fino a quando si stappa la prima bottiglia dell’annata, ci riempie di continue emozioni; è come prendere per mano un bimbo ed accompagnarlo nel cammino della vita. Il nostro impegno è stato premiato da riconoscimenti ottenuti ad alcuni Concorsi Internazionali quali il “Concorso Enologico Internazionale Vinitaly” di Verona ed il “Vinalies Internationales Oenologues de France” di Parigi. I nostri vini, inoltre, sono presenti nelle due più importanti Enoteche Regionali rispettivamente con sede presso il Castello di Grinzane Cavour e presso il Castello di Barolo.
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During the reign of Emmanuel II in the XVIII century most of the land around Grinzane Castle belonged to Count Camillo Benso of Cavour, the political architect of the Unification of Italy who was Mayor of our commune for 17 years. When the estate was sold, the land was purchased by a number of local farmers, including our forebears. In 1980, Franco Audasso took over this smallholding and began to sell his wines with the help of his wife, Giulia Vacchetti. They were later joined in the family business by their children, Gian Luca and Barbara.Over the course of the years the property has been extended, with the acquisition of other vineyards, which have been partly replanted using the clones that are best-suited to the type of soil.Franco tends to the vineyards; Gian Luca looks after the running of the cellars; Giulia and Barbara are responsible for sales.Today the Ginestre’s “sorì” – the name given in the local dialect to prime vineyard sites facing south – still look out over the road that winds its way up through highly-prized vineyards from the valley as far as the hill of Diano, where the historic farms that once belonged to the Benso family stand.The small Ginestre hamlet was already marked on land registry maps as far back as the 1700s, and it has always been inhabited by vine-growers whose passion for tending the vineyards has been handed down through the centuries and is still maintained with the same craftsmanship today. The love which ties us to this land – so demanding, yet so generous in the greatness of its wines – drives us on to constant improvement. We continue to be filled with emotion by the growing of wine, with the passing of the seasons in the vineyard followed by the transformation in the wine-making process through to the uncorking of the first bottle of the vintage; it is like taking a child by the hand, and accompanying it on its path through life. Our hard work has been rewarded by the receiving of awards at International events such as the “Concorso Enologico Internazionale Vinitaly” in Verona and “Vinalies Internationales Oenologues de France” in Paris. Moreover, our wines are present in the two most important Regional Enotecas housed in the Castles of Grinzane Cavour and Barolo.
Strada Grinzane 15 GRINZANE CAVOUR 12050 (CN)
un assaggio poetico
Il Barolo
di Marisa Ferrero e Mario Sandri
che ringraziamo per aver autorizzato la pubblicazione
Fu Noè a scoprire il vino, così dice la tradizione
ci sono le prove che la Bibbia aveva ragione
dove approdò l’arca dopo il diluvio universale
il patriarca si prese una sbornia colossale.
Il Barolo è tra i migliori vini italiani
aiuta gli ammalati e fa bene ai sani
a crearlo furono i Marchesi Falletti nell’Ottocento
la sua fama nel mondo si divulgò in ogni momento
Anche Cavour politico e statista
dell’Unità d’Italia fu artefice ed artista
da sindaco di Grinzane favorì lo sviluppo del Nebbiolo
e apprezzò il profumo e il gusto del vino Barolo
Il Re dei Vini, il vino dei Re è da tutti definito
anche Re Carlo Alberto ne fu così colpito
che la Marchesa da Barolo fece partire botti di vino
su una lunga fila di carri che entravano in Torino
Il Barolo giunse fino alla casa reale
Carlo Alberto disse: questo vino realmente vale
su colline fertili e terreno ubertoso
si coltiva il Nebbiolo, vitigno prezioso.
Questo vino nel calice brilla come un rubino.
Si presenta maestoso ed il suo spirito Divino
a tutti i palati è davvero gradevole
ha avuto il nome da un paese incantevole.
17 marzo 2011, 150° Anniversario dell’Unità d’Italia
