I Produttori
“Il vino è la più attraente e la più affascinante delle bevande”.
Renato Ratti (1934-1988)

le AZIENDE SELEZIONATE
Non uno… ma 217 consigli
Nuove ammissioni e verifiche delle aziende già inserite nel nostro gruppo: un panorama ampio e qualificato, fatto di cantine a conduzione familiare e grandi aziende accomunate da una filosofia di produzione attenta e accurata che ha ottenuto l’idoneità dalla nostra Commissione Tecnica di Degustazione “A. Cordero”.
I Nostri Produttori
ALESSANDRIA SILVIO Az. Agr.
Biography
La mia è famiglia di contadini. Già nel 1883 mio bisnonno aveva vigne e produceva vino: alcune damigiane, per le necessità della casa.
Nelle annate buone, quando la fortuna sorrideva, ne vendeva un paio. Così ha continuato mio nonno. Era l’economia dei piccoli proprietari di quei tempi.
Si produceva un po’ di grano, un po’ di frutta, un po’ di uva per il proprio bisogno. Il sovrappiù si vendeva. Poi i tempi sono cambiati.
Ci si è accorti che era un peccato sprecare la nostra bella terra da vino in altre colture. Mio padre, Silvio, tenne a battesimo l’attuale azienda vinicola. Io ho continuato quella strada mantenendone le caratteristiche di attività familiare.
Le mie vigne, nemmeno tre ettari in tutto, sono attorno a casa, dove ho ripristinato e un po’ ingrandito la vecchia cantina scavata nel tufo.
Hanno un nome, le mie vigne: Bricco Chiesa, impiantate nel 1957 e nel 1960 proprio di fianco alla borgata dove abito. Tutte e due sono ben esposte a Sud e coltivate a Nebbiolo, nelle varietà Michet e Lampia.
Risalgono al 1950 le altre: Capalot e Rive, sul costa che sale a La Morra. Là anche la vigna delle Patarine. Infine, impiantata nel 1981, la vigna Mamma Lucia in regione Bettolotti.
Barolo e Nebbiolo sono la produzione più pregiata: il primo viene da Bricco Chiesa, il secondo da Capalot, Patarine e Rive.
Produco anche Barbera, Dolcetto e Cabernet Sauvignon dai vigneti di Patarine, Mamma Lucia e Rive. Faccio vino nel rispetto della tradizione, seguendo il ciclo naturale del caldo e del freddo per la lavorazione, la conservazione, l’invecchiamento.
Chi viene a trovarmi può rendersene conto di persona, scendendo nella vecchia cantina aperta nel tufo già nel 1600, entrando nei locali delle vasche di lavorazione e in quelli della conservazione.
Reg.Santa Maria 19 LA MORRA 12064 (CN)
un assaggio poetico
Il Barolo
di Marisa Ferrero e Mario Sandri
che ringraziamo per aver autorizzato la pubblicazione
Fu Noè a scoprire il vino, così dice la tradizione
ci sono le prove che la Bibbia aveva ragione
dove approdò l’arca dopo il diluvio universale
il patriarca si prese una sbornia colossale.
Il Barolo è tra i migliori vini italiani
aiuta gli ammalati e fa bene ai sani
a crearlo furono i Marchesi Falletti nell’Ottocento
la sua fama nel mondo si divulgò in ogni momento
Anche Cavour politico e statista
dell’Unità d’Italia fu artefice ed artista
da sindaco di Grinzane favorì lo sviluppo del Nebbiolo
e apprezzò il profumo e il gusto del vino Barolo
Il Re dei Vini, il vino dei Re è da tutti definito
anche Re Carlo Alberto ne fu così colpito
che la Marchesa da Barolo fece partire botti di vino
su una lunga fila di carri che entravano in Torino
Il Barolo giunse fino alla casa reale
Carlo Alberto disse: questo vino realmente vale
su colline fertili e terreno ubertoso
si coltiva il Nebbiolo, vitigno prezioso.
Questo vino nel calice brilla come un rubino.
Si presenta maestoso ed il suo spirito Divino
a tutti i palati è davvero gradevole
ha avuto il nome da un paese incantevole.
17 marzo 2011, 150° Anniversario dell’Unità d’Italia